Questo evento si è concluso il 02 ottobre 2021 22:30 CEST

Petit Solo Djabate


sabato 02/ott/2021 dalle 21:00 alle 22:30 (UTC +02:00)

Viale S. Martino, 8, 43123 Parma PR, Italia

Quando

sabato 02/ott/2021 dalle 21:00 alle 22:30 (UTC +02:00)

Dove

Viale S. Martino, 8, 43123 Parma PR, Italia

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Descrizione

PETIT SOLO DJABATE

Virtuoso del balafon e di strumenti a percussione questo polistrumentista del Burkina Faso, suona anche ngoni e Kora, presenta in anteprima live il lavoro play@esagono realizzato con Giovanni Amighetti musicista e produttore.

Inizia la sua carriera all’inizio degli anni ’90 per l’etichetta Realworld. Realizza produzioni con artisti internazionali come Mari Boine, Ayub Ogada, Terem Quartet, Fred Frith, Jeff Coffin della Dave Matthews Band, Wu Fei, David Rhodes. Nel 1998 suona con Ayub Ogada a Roma davanti a 500.000 persone per la FAO. Compone con Guo Yue e Shan Qi il brano “Avalon” che diviene sigla per la BBC4. Sarà accompagnato dai musicisti Luca Nobis, chitarrista, direttore didattico e responsabile del Dipartimento di Chitarra del CPM Music Institute di Milano, Valerio “Combass” Bruno, storico funambolico bassista degli Aprés la Classe.

Ospite la cantante ivoriana PROUDENCE in radio ora con il singolo “Heritage” e la violinista Giulia Chiapponi.

Durante la serata vi sarà l'intervento di Bessou GnalyWoh, attore e cantante ivoriano, presidente di Colori d’Africa-APS, che narrerà brevi racconti africani.

Si ricorda che l'accesso al Museo è consentito solo attraverso l’esibizione del Green pass.

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LA TERZA EDIZIONE DI AHYMÉ, FESTIVAL SULL’INTEGRAZIONE E SULL’INTERCULTURALITÀ CON OSPITI E MUSICISTI INTERNAZIONALI

Il festival sulla cultura africana si apre alle più ampie sonorità internazionali al Museo d’Arte Cinese ed Etnografico

Con l’edizione 2021 l’Ahymé festival torna alla musica internazionale concentrandosi sull’interazione multietnica, sul dialogo tra i popoli e sulla capacità della musica stessa di divenire ponte tra le diverse culture.

Il Museo d’Arte Cinese di Parma, voluto nel 1901 dal fondatore dei missionari saveriani e grande visionario Guido Maria Conforti (allora vescovo di Parma) proclamato santo nel 2011, rappresenta un contenitore artistico e documentario di eccezionale importanza, frutto di un lungo percorso storico. Per alcuni decenni i Saveriani operarono esclusivamente sul territorio cinese e fu proprio ai missionari presenti in Cina che il Conforti si rivolse, chiedendo loro di inviare periodicamente a Parma oggetti significativi di arte e vita locali. Dagli anni Sessanta il museo si arricchì di materiale di natura etnografica proveniente da altri paesi dell’Asia, dell’Africa e dell’America Latina, divenendo testimonianza della vita e cultura di tre continenti. Accanto alla collezione fondante di terrecotte, porcellane, paramenti, statue, dipinti, fotografie, oggettistica varia e monete rare provenienti dall’Estremo Oriente, sono infatti esposti ad esempio oggetti del popolo Kayapò, un piccolo gruppo indio dell'Amazzonia che rappresenta le tante minoranze depositarie di un immenso bagaglio di valori. Ristrutturato nel 2012 presenta un allestimento moderno ed è ricco di iniziative anche per bambini.


Per informazioni:

[email protected]

petit solo djabate, valerio combass bruno e giovanni amighetti

proudence

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